Studio di un caso di controllo del biofeedback della conduttanza cutanea sulla frequenza delle convulsioni e sulla regolazione delle emozioni nell’epilessia del lobo temporale resistente ai farmaci. Kotwas I1, McGonigal A2, Khalfa S3, Bastien-Toniazzo M4, Bartolomei F2, Micoulaud-Franchi JA5. Int J Psychophysiol. Gennaio 2018; 123:103-110

Questo studio indaga la base fisiologica degli effetti del biofeedback della conduttanza cutanea sui disturbi d’ansia, disturbi depressivi e stress nell’epilessia del lobo temporale resistente ai farmaci (TLE). Questo metodo presenta un interesse nella riduzione delle convulsioni e nel miglioramento delle comorbidità psichiatriche frequentemente associate alle TLE. L’obiettivo era capire meglio l’impatto del biofeedback sul controllo delle crisi e sulla regolazione emotiva. Quindici pazienti con TLE sono stati trattati con 12 sessioni di biofeedback di conduzione cutanea e confrontati con 15 pazienti con TLE di controllo su una lista d’attesa. Sono stati valutati in termini di frequenza convulsiva, valutazioni cliniche di ansia e depressione e risposte di conduttanza della pelle (SCR) a cinque emozioni: paura, disgusto, tristezza, felicità e tranquillità indotte da cortometraggi. La formazione sul biofeedback ha ridotto significativamente la frequenza delle convulsioni con una riduzione media del -47,42% nel gruppo del biofeedback, mentre il gruppo di controllo non si è distinto nelle due misure temporali. Un miglioramento significativo è stato trovato per la depressione ed il tratto-ansia nel gruppo di biofeedback ma non nel gruppo di controllo. Non ci erano differenze su SCR su nessuna emozione dopo il trattamento di biofeedback. Una correlazione è stata trovata fra la variazione media di SCR sopra il trattamento di biofeedback e la riduzione della frequenza di grippaggio, ma non fra i cambiamenti di SCR e le valutazioni sulle comorbidità psichiatriche. Questi risultati mostrano un effetto indipendente del biofeedback sul controllo dell’umore e delle convulsioni. I miglioramenti nell’ansia e nei sintomi depressivi non erano correlati alla SCR, mentre un migliore controllo delle convulsioni c’era, suggerendo meccanismi differenziali alla base di questi due fenomeni.